Resistere non serve a niente è il romanzo vincitore del Premio Strega 2013, Walter Siti ha creato un opera letteraria viva, che parla del nostro tempo, dei mali che affliggono la nostra società. Lo scrittore è stato abile nel far immedesimare completamente il lettore nel protagonista, rendendolo partecipe di quel mondo marcio e malavitoso che spesso si nasconde dietro i giochi dell’alta finanza. Tommaso Ardicò è un delinquente, eppure è il protagonista del romanzo nel quale sarà inevitabile entrare in empatia, così si scoprirà l’umanità di un personaggio, oggettivamente, deprecabile.
Che il libro Resistere non serve a niente, edito da Rizzoli nel maggio 2012, sia il vincitore del premio più ambito dagli scrittori italiani non meraviglia, Siti è riuscito a mettere a frutto la sua carriera da autore di romanzi e critico letterario, il risultato è uno spettacolare affresco della famosa zona grigia, quella che si nasconde tra criminalità e finanza, popolata da banchieri accondiscendenti, politici corrotti, broker senza scrupoli e malavitosi di seconda generazione laureati in scienze economiche. Tra queste discutibili personalità rientra Tommaso, ex ragazzo obeso, matematico mancato e genio della finanza, un’infanzia disadattata nella borgata romana ne segnerà il destino, ma quasi per caso riuscirà a riscattarsi diventando ricco tra i traffici illeciti.
Resistere non serve a niente è un romanzo sulla brama del possesso, sull’amore per il denaro e la dipendenza patologica che ne deriva. Siti traccia una sottile descrizione dei tempi che corrono, dove le leggi della finanza governano il mondo, un universo nel quale, chi sa muoversi senza scrupoli, diventa estremamente ricco. Walter Siti incanta con la sua prosa che, omogenea e lineare, riesce a non stancare mai il lettore, la narrazione è fluente e naturale, perfetta per chi non ha ancora perso il gusto della lettura.