La proposta di oggi ha a che fare con un recentissimo evento nel mondo della premiazioni letterarie. Il libro è stato finalista al premio Campiello e presenta una storia interessante, un appassionante romanzo sospeso fra memoria e attualità. Palmira è una piccola città , talmente piccola che non riesce neanche ad essere segnata sulle cartine stradali.
La piccolissima Palmira si guadagna un piccolo spicchio di visibilità grazie al terremoto che nel 1980 la distrugge in gran parte. Un evento fortemente traumatico, una piccola apocalisse dato che il sisma riduce in modo drastico il numero dei suoi abitanti.
Fra i sopravvissuti il lettore fa conoscenza di una studiosa di storia antica e di un artigiano. Il loro compito è di tramandare alle future generazioni una memoria storica che sta per scomparire, in gran parte non esiste più.
La memoria storica parte dalla lontana fondazione, un personaggio per ogni singola generazione fino ad arrivare all’ultima abitante del paese, Rosa che si ritrova ad essere una delle ultime superstiti di una realtà che sarà affidata alla memoria e alle generazioni che lei saprà dare alla piccola città disastrata. Il mondo arcaico e lontano che richiama un po altri scenari narrativi e coordinate geografiche, si rivela al lettore nel suo fascino e nell’abilità del raccontare e inserire racconti dentro altri racconti, come in una serie di scatole cinesi in forma di parola.
L’ultima sposa di Palmira, Giuseppe Lupo, Marsilio Editore, €18,00
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